Di mattina Milano ti carezza con mano di campagna, fredda nebbia e si porge poi morbido divano. Il passo presto muove all'incertezza; lampioni, grigie spighe nella trebbia spargono ultimi grani, luce invano. Ogni palazzo è baita di montagna, strade strette e nell'aria neve stagna. Umberto F. M. Cefalà 17/11/11
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