L'Assemblea Costituente approvò l'art. 11 dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana quasi all'unanimità. La grande convergenza di consenso dei costituenti venne spiegata come una decisa presa di posizione antifascista ed in generale come una ferma opposizione ai fondamenti belligeranti della dittatura.
Sotto l'aspetto tecnico il termine ripudio e non rinuncia indica un rifiuto categorico della guerra in sé e per sé senza limiti territoriali ed implica anche l'illiceità di tutte le attività volte al sostegno della guerra, quali la propaganda bellicistica, le dottrine che la esaltano o la giustificano.
Inoltre la presa di posizione pro pace riguarda anche i rapporti internazionali comprese le organizzazioni (in primis le Nazioni Unite). Queste ultime hanno il compito di garantire la pace e di applicare universalmente i principi fondamentali della nostra Costituzione, senza per questo imporli con la forza, ma arrivare a tale risultato con il "solidarismo internazionale".
La Guerra è una donna facile, voluttà che sgambetta e ammicca, "sarà lampo, sarà vittoria..." le tante promesse per concedersi, ma quando sorride è per sempre Caporetto, Waterloo, Troia! Poi gli avvoltoi passano a saziarsi e aspettano altri a pappare. Quelli sì la usano, papponi, amando il profitto rubato, la cercano e la vogliono: Nulla è certo, Nulla è vivo E quel che è amor si muore. Umberto F. M. Cefalà