LOVE nel Chiostro del Bramante - Roma
pubblicato su RIME NARRATIVE – poesia di Umberto F. M. Cefalà

Poesia
LOVE nel Chiostro del Bramante - Roma

Poesia – Sai che farò | Amore e arte al Chiostro del Bramante

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Contesto: il Chiostro del Bramante e la mostra “LOVE”

Il Chiostro del Bramante è un capolavoro dell’architettura rinascimentale romana, progettato da Donato Bramante, rivale di Michelangelo Buonarroti. Fa parte del complesso della Chiesa di Santa Maria della Pace e si caratterizza per la sua pianta quadrata, i portici a volte e il loggiato superiore con colonne ioniche.

Nel 2016, il Chiostro ha ospitato la mostra internazionale “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore”, curata da Danilo Eccher, per celebrare i vent’anni dell’attività culturale del luogo. L’esposizione ha riunito opere di artisti come Andy Warhol, Yayoi Kusama, Robert Indiana, Gilbert & George, Tracey Emin e molti altri, tutti accomunati dal desiderio di rappresentare l’amore attraverso linguaggi diversi: pop art, installazioni, sculture, video e performance.

In questo contesto nasce la poesia “Sai che farò” di Umberto F. M. Cefalà, che traduce in parole la stessa energia della mostra: l’amore come atto creativo, universale e infinito.

Testo della poesia

Sai che farò

Sai che farò: 
coglierò la gioia della primavera, 
strapperò la fantasia ai sogni, 
toglierò l'infinito dal cielo, 
per amarti.


Umberto F. M. Cefalà

Analisi tecnica

La poesia è composta da cinque versi liberi, di misura variabile, che si sviluppano in un crescendo emotivo e simbolico. Non vi sono rime né schemi metrici regolari, ma il ritmo è scandito dall’alternanza di verbi forti all’infinito (“coglierò”, “strapperò”, “toglierò”) e dall’uso intenzionale dell’anafora, che imprime musicalità e intensità.

Il testo adotta un linguaggio limpido, diretto e figurativo, con un tono dichiarativo che ricorda una promessa d’amore assoluta. Il soggetto lirico si pone come creatore: domina gli elementi naturali e simbolici per offrirli all’amato/a.

Le figure retoriche principali includono:

  • Metafora:coglierò la gioia della primavera” rappresenta la rinascita e la vitalità dell’amore.
  • Iperbole:toglierò l’infinito dal cielo” esprime la volontà di superare i limiti del possibile per amore.
  • Allitterazioni: nelle ripetizioni dei suoni morbidi e vocalici che creano un tono dolce e sognante.
  • Enjambement: la pausa tra i verbi e l’oggetto poetico accentua la tensione emotiva e visiva.

L’assenza di punteggiatura intermedia (se non nei versi finali) conferisce al testo un andamento fluido e continuo, come un respiro d’amore che culmina nel verso conclusivo: “per amarti.”

Temi e significato

Il tema centrale della poesia è l’amore come creazione e appropriazione del mondo. Il poeta non si limita a dichiarare un sentimento, ma descrive l’amore come forza capace di trasformare la realtà, di rubare la bellezza all’universo per donarla all’altro.

Gli elementi scelti — primavera, sogni, cielo, infinito — sono simboli universali di vita, immaginazione e spiritualità. Ogni azione del poeta è un atto di bellezza, un gesto d’arte che coincide con il sentimento stesso dell’amore.

L’ultimo verso, isolato e definitivo, segna la rivelazione dell’intento poetico: tutto ciò che precede — la natura, il sogno, l’infinito — è evocato e plasmato “per amarti”. L’amore è dunque la ragione ultima della creazione e della poesia.

Commento e interpretazione

In “Sai che farò”, Umberto F. M. Cefalà condensa in pochi versi l’essenza lirica dell’amore come atto creativo. L’autore si muove con semplicità e immediatezza, ma dietro la leggerezza formale si nasconde una riflessione profonda: amare significa trascendere i limiti umani, piegare la realtà per renderla parte del sentimento.

La poesia, pur breve, assume una struttura ascendente: ogni verso amplia lo spazio dell’amore, dal mondo terreno (“primavera”) al mondo onirico (“sogni”), fino al cosmo (“infinito”). L’io poetico diventa un demiurgo che trasforma l’universo per un solo scopo: l’amore.

In relazione alla mostra LOVE del Chiostro del Bramante, il testo di Cefalà può essere letto come una trasposizione poetica dell’arte contemporanea: un gesto d’amore che fonde natura, sogno e infinito, come fanno le opere di Warhol, Kusama e Indiana nel loro linguaggio visivo. La poesia si fa così manifesto di una visione artistica condivisa, dove l’amore diventa la forza generatrice di tutte le forme espressive.

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RIME NARRATIVE - blog naque durante il 2012, allorché pubblicò le prime opere e le frasi romantiche ispirate alla poesia classica, grazie all'autore Umberto F. M. Cefalà. Successivamente, 2013, puntò verso una linea creativa grazie alla sperimentazione del progetto Open Source ossia di poesie fatte da più autori. Poesia 2014: il blogspot diffuse Le mie metafore, uno studio sulle figure retoriche fatto di nuove definizioni ed esempi ad hoc; nello stesso anno, in concomitanza con i lavori meneghini per l'Esposizione Universale - 2015, il blogspot condusse il progetto EXPO, riguardante la rappresentazione delle più celebri pietanze italiane. Nell'anno 2015 pose l'attenzione su quei lavori artigianali sempre più abbandonati come l'arrotino o il ciabattino. Si affacciò inoltre sull'arte contemporanea, diffondendo eventi culturali di ogni sorta, ma sempre presentati in chiave poetica. Con le poesie 2016 tenne particolarmente ad evidenziare gli sviluppi sulla salvaguardia dell'ambiente.


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