Poesia – XXI sec. … tvb | Analisi e commento
di Umberto F. M. Cefalà
Contesto: arte contemporanea e linguaggio digitale
Fino al 27 maggio 2017, presso la Galleria Lorenzelli Arte di Milano, si è svolta la mostra “17 sculture a colori” di Matteo Negri, un’esposizione dedicata al rapporto tra materia, luce e percezione. L’artista utilizza specchi e materiali compositi per creare ambienti riflettenti, nei quali lo spettatore diventa parte integrante dell’opera stessa, generando una sensazione di disorientamento e infinito prospettico.
In questo clima di riflessione sulla relazione tra realtà e rappresentazione si inserisce la poesia “XXI sec. … tvb” di Umberto F. M. Cefalà: una composizione che esplora il linguaggio dell’era digitale, tra social network, abbreviazioni e selfie, mettendo in discussione il valore autentico della comunicazione e dei sentimenti contemporanei.
Testo della poesia
XXI sec. … tvb
Vestirsi alla moda x trovare una fida ... lol e qlcs da dire: "doma c6 in disco?". I msg nn hanno parole, xché sono + rapidi e nn richiedono attenzione. Asp, nn t dilungare, devi usare le abbr note, se no nn sarai capito. Cmq, se mi vuoi amare puoi dgt tvb, tvtb, tv1mdb... La fantasia è nel presente, nel selfie in bagno cn la maglia trasparente. - Traduzione - Vestirsi alla moda per trovare una ragazza ... che ridere e qualcosa da dire: "domani ci sei in discoteca?". I messaggi non hanno parole, perché sono più rapidi e non richiedono attenzione. Aspetta, non ti dilungare, devi usare le abbreviazioni note, se no non sarai capito. Comunque, se mi vuoi amare puoi digitare tvb, tvtb, tv1mdb... La fantasia è nel presente, nel selfie in bagno con la maglia trasparente. Umberto F. M. Cefalà
Analisi e commento
La poesia “XXI sec. … tvb” è un ironico e pungente ritratto del linguaggio digitale contemporaneo. Umberto F. M. Cefalà utilizza il linguaggio degli SMS e delle chat per rappresentare la trasformazione dei rapporti umani nell’era dei social network e della comunicazione istantanea.
Attraverso abbreviazioni, sigle e simboli, il poeta mostra come le parole abbiano perso la loro densità emotiva, sostituite da un linguaggio rapido e impersonale. Frasi come “I msg nn hanno parole” o “devi usare le abbr note” evidenziano la perdita di profondità e di attenzione nei rapporti affettivi.
Le sigle d’amore – tvb, tvtb, tv1mdb – diventano emblema della semplificazione del sentimento: l’amore si riduce a codice, l’emozione a formula digitale. Nella chiusa, il verso “La fantasia è nel presente, nel selfie in bagno con la maglia trasparente” concentra la critica più amara: la fantasia e l’immaginazione non sono più proiettate verso l’altro o verso l’ideale, ma verso l’immagine di sé, esibita e filtrata.
Con tono ironico ma profondamente riflessivo, Cefalà costruisce una poesia civile e generazionale, che racconta l’alienazione dell’era dei social media. La forma poetica, pur riproducendo il linguaggio “semplificato” dei messaggi, si fa strumento di riflessione su ciò che si perde nella velocità e nell’immediatezza della comunicazione.
“XXI sec. … tvb” è dunque una poesia contemporanea sull’amore e la tecnologia, un piccolo manifesto del nostro tempo, in cui il poeta osserva – tra ironia e malinconia – l’umanità riflessa nello schermo, come in uno specchio moderno di Matteo Negri.