Floating Nativity sui Navigli a Milano
pubblicato su RIME NARRATIVE – poesia di Umberto F. M. Cefalà

Poesia
Floating Nativity sui Navigli a Milano

Milano, la mia città – Sonetto urbano e analisi poetica

di

Contesto: Natale a Milano e arte urbana

Fino al 9 gennaio 2019, lungo il Naviglio Grande di Milano, è stata allestita la Floating Nativity, una scenografia natalizia galleggiante che ricostruiva l’atmosfera della Milano popolare e tradizionale.

Tra i mestieri rappresentati – come il Fundeghè, il Fruttiroeu o il Sciostree – e l’acqua dei canali storici, si è celebrata una città dinamica e identitaria, legata alla sua memoria ma proiettata nel futuro.

In questo clima nasce la poesia “Milano, la mia città” di Umberto F. M. Cefalà: un’ode personale e sociale, che coglie lo spirito urbano con linguaggio diretto ma lirico, tra affetto, appartenenza e osservazione lucida.

Testo della poesia

Milano, la mia città


Questa città produce e non si ferma
come un’industria di sogni inespressi,
si fa viaggiare, si fa ricordare
e fa dire: "l’è minga semper festa".

Questa città è grigia, rossa, verde
e del colore della tua pelle...
c’è per trovarsi, ballare, amare
e vivere nella vita più giovane. 

È nei Navigli un’antica promessa,
che in un sigillo di storia, nell’arte,
zampilla tra le chiatte e i locali. 

Questa città è la mia gran città,
che rende cittadini per il mondo
e per tutti è una Milano di casa.

Umberto F. M. Cefalà

Analisi tecnica e commento

Struttura e metrica

Il componimento si presenta come un sonetto libero, ovvero con una struttura che richiama quella canonica (due quartine e due terzine) ma con una metrica sciolta e rimata in modo parziale. I versi non seguono un rigido schema rimico (né ABAB né ABBA), ma mantengono una forte coerenza ritmica attraverso allitterazioni, ripetizioni e parallelismi.

I versi oscillano tra endecasillabi e novenari, con scelte funzionali all’intonazione colloquiale e al ritmo urbano del testo. La voce poetica si adatta bene alla tematica moderna e civica.

Temi e significati

La poesia è un atto d’amore verso Milano, rappresentata non solo come luogo geografico, ma come metafora di un’identità culturale in movimento. Milano è descritta come “industria di sogni inespressi”, una definizione potente che unisce produttività e desiderio, razionalità e ambizione.

L’autore tocca aspetti sociali (“del colore della tua pelle”), relazionali (“trovarsi, ballare, amare”) e generazionali (“nella vita più giovane”). C’è una Milano accogliente, meticcia, vivace, a tratti malinconica, ma sempre vera.

La promessa dei Navigli, simbolo storico e paesaggistico, diventa la chiave poetica che connette la città antica a quella contemporanea. L’ultima terzina ribadisce il senso d’appartenenza: “per tutti è una Milano di casa”, frase che funziona come un motto identitario, aperto, universale.

Figure retoriche

  • Metafora:industria di sogni inespressi” unisce efficienza e desiderio frustrato, condensando l’essenza milanese.
  • Polisindeto: l’uso del “e” in sequenza (“viaggiare, ricordare, e fa dire...”) restituisce il ritmo delle azioni urbane.
  • Enumerazione: nei versi centrali, si elencano azioni e colori per restituire la varietà della città.
  • Personificazione: la città “produce”, “si fa ricordare”, “rende cittadini”, agisce come un soggetto attivo.
  • Espressioni dialettali: l’uso di “l’è minga semper festa” rafforza il legame affettivo con l’identità popolare milanese.

Stile e tono

Il tono è caldo, diretto, affettuoso. Lo stile mescola linguaggio poetico e registro colloquiale, unendo l’ispirazione lirica con la concretezza della vita quotidiana. L’autore riesce a creare un ponte tra poesia e sociologia urbana, facendo di Milano non solo uno sfondo, ma la vera protagonista.

Non ci sono idealizzazioni: la città è descritta anche come “grigia”, non solo luminosa. Questo realismo affettivo dona alla poesia un valore documentario, oltre che lirico.

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RIME NARRATIVE - blog naque durante il 2012, allorché pubblicò le prime opere e le frasi romantiche ispirate alla poesia classica, grazie all'autore Umberto F. M. Cefalà. Successivamente, 2013, puntò verso una linea creativa grazie alla sperimentazione del progetto Open Source ossia di poesie fatte da più autori. Poesia 2014: il blogspot diffuse Le mie metafore, uno studio sulle figure retoriche fatto di nuove definizioni ed esempi ad hoc; nello stesso anno, in concomitanza con i lavori meneghini per l'Esposizione Universale - 2015, il blogspot condusse il progetto EXPO, riguardante la rappresentazione delle più celebri pietanze italiane. Nell'anno 2015 pose l'attenzione su quei lavori artigianali sempre più abbandonati come l'arrotino o il ciabattino. Si affacciò inoltre sull'arte contemporanea, diffondendo eventi culturali di ogni sorta, ma sempre presentati in chiave poetica. Con le poesie 2016 tenne particolarmente ad evidenziare gli sviluppi sulla salvaguardia dell'ambiente.


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