Arezzo città d'arte italiana
pubblicato su RIME NARRATIVE – poesia di Umberto F. M. Cefalà

Poesia
Arezzo città d'arte italiana

Poesia – Turista in Arezzo | Analisi e commento

di

Contesto storico e culturale

Arezzo è un'antica città della Toscana che sorse da insediamenti di epoca pre-etrusca e costituì già nel IX secolo a.C. un agglomerato urbano con il nome di Aritim. In epoca etrusca fu una città influente e divenne una lucumonia (ossia il distretto del Lucumone). Nel 295 a.C., con la sconfitta di Roselle, fu conquistata dai Romani e successivamente latinizzata nel nome Arretium. Durante l'epoca romana sfruttò la sua posizione strategica per la difesa di Roma, arricchendosi e costruendo edifici pubblici come il teatro, le terme e l’anfiteatro.

Nei secoli successivi Arezzo rivestì un ruolo politico e strategico di rilievo: divenuta ghibellina, partecipò alla battaglia di Campaldino (1289) contro le armate senesi-fiorentine, subendo poi la disfatta nei pressi di Poppi.

Cosa visitare ad Arezzo

Per la sua importanza storico-artistica, ad Arezzo è consigliato visitare:

  • Piazza Grande – celebre location del film “La vita è bella”;
  • Santa Maria della Pieve;
  • Duomo di San Donato;
  • Museo Archeologico;
  • Chiesa di San Domenico;
  • Casa di Giorgio Vasari.

Testo della poesia

Turista in Arezzo

Giungi
dalla pioggia al sole
tra i vicoli
con pietre di memoria
strette nel sapere,
al riparo dalle mode
e con il verde
a ossigenare
il cammino già colto.
Trovi
oltre il risveglio
la dolce arte.
Amare è già osservare.

Umberto F. M. Cefalà

Analisi tecnica

La poesia “Turista in Arezzo” si compone di 13 versi liberi, distribuiti in due strofe principali. L’assenza di punteggiatura e schema metrico fisso conferisce un ritmo fluido, evocando il passo lento e contemplativo del visitatore che scopre la città.

Il tono è meditativo e visivo, in linea con la poetica impressionista dell’autore. L’uso di verbi all’indicativo presente (“Giungi”, “Trovi”) crea una dimensione di immediatezza, coinvolgendo direttamente il lettore-turista.

Le principali figure retoriche impiegate sono:

  • Metafora: le “pietre di memoria” rappresentano la storia viva della città;
  • Personificazione: il “verde che ossigena il cammino” restituisce la sensazione di un ambiente che accompagna e sostiene il viandante;
  • Antitesi:dalla pioggia al sole” esprime il passaggio dalla fatica alla serenità, dalla quotidianità alla scoperta estetica.

Il linguaggio, semplice ma raffinato, alterna termini concreti (“vicoli”, “pietre”) a concetti astratti (“sapere”, “arte”), fondendo esperienza sensoriale e riflessione spirituale.

Temi e significato

Il tema centrale è quello del viaggio interiore attraverso l’arte e la memoria. Arezzo diventa metafora di un luogo in cui il passato e il presente dialogano armoniosamente, invitando il viaggiatore a un’esperienza che va oltre la visita turistica: un incontro con la bellezza consapevole.

La poesia esprime una visione umanistica e contemplativa del viaggio: osservare significa amare, e conoscere un luogo è anche conoscersi. Il verso conclusivo – “Amare è già osservare” – sintetizza l’essenza del testo: lo sguardo è il primo gesto d’amore verso la realtà.

Commento e interpretazione

In “Turista in Arezzo”, Umberto F. M. Cefalà rende omaggio alla città toscana con uno stile lirico e contemplativo. L’autore non descrive semplicemente i luoghi, ma li trasforma in simboli di cultura, memoria e rinascita spirituale.

Il viaggio del turista si trasfigura in una esperienza estetica e interiore: il “cammino già colto” rappresenta la consapevolezza acquisita nel contatto con l’arte e la storia. La poesia si fa così guida poetica e spirituale, capace di fondere paesaggio, emozione e conoscenza.

In definitiva, “Turista in Arezzo” è una celebrazione della bellezza eterna della città toscana, vista non solo come patrimonio architettonico ma come luogo dell’anima, dove l’arte e l’amore coincidono nel gesto semplice dell’osservare.

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RIME NARRATIVE - blog naque durante il 2012, allorché pubblicò le prime opere e le frasi romantiche ispirate alla poesia classica, grazie all'autore Umberto F. M. Cefalà. Successivamente, 2013, puntò verso una linea creativa grazie alla sperimentazione del progetto Open Source ossia di poesie fatte da più autori. Poesia 2014: il blogspot diffuse Le mie metafore, uno studio sulle figure retoriche fatto di nuove definizioni ed esempi ad hoc; nello stesso anno, in concomitanza con i lavori meneghini per l'Esposizione Universale - 2015, il blogspot condusse il progetto EXPO, riguardante la rappresentazione delle più celebri pietanze italiane. Nell'anno 2015 pose l'attenzione su quei lavori artigianali sempre più abbandonati come l'arrotino o il ciabattino. Si affacciò inoltre sull'arte contemporanea, diffondendo eventi culturali di ogni sorta, ma sempre presentati in chiave poetica. Con le poesie 2016 tenne particolarmente ad evidenziare gli sviluppi sulla salvaguardia dell'ambiente.


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